miércoles, 16 de noviembre de 2011

A PROPOSITO DI FILIPPPO E CANOSA E LA PRINCIPESSA

A proposito di
Filippo Canosa e la  Principessa

Mai ho  pensato che potrebbe avvenire un miracolo attraverso la comuncazione interplanetaria, il cui risultato é stato sognare e poi ideare, scrivere, pubblicare e presentare públicamente un libros di poesie tra Italia e Venezuela.
Tutto incominció al ricevere io una e-mail dalla lontana Canosa di Puglia, cittadina e regione estesa al mare Adriatico da dove nasce il Sol e che é la mia  terra natale in Ceglie Del Campo di Bari.
L´avventuriera é stata la Poetessa Giusy Del Vento offrendo di comprargli il suo ultimo lavoro letterario titolato: “Filippo Canosa e la Principessa”, pur non avendo comprato il libro, quello fu il seme gettato nel suolo fértiles della fantastica letteratura di due persone  oltreoceano per portare alla luce dopo alcuni mesi un libro di poesie da noi due scritto e titolato : AL CANTO DE LA MUSA, DESPIERTA EL POETA” (Al canto della Musa, svegliasi il poeta). Il sogno finalmente fatto reale.
Accettai dunque, insieme alla mia famiglia,  un gentile e affettuoso invito per dar a conoscere l´antologia nella stessa antichissima Canosa di Puglia,  durante la splendida giornata di Sole di un indimenticabile lunedi 03 d´ottobre del 2011, preceduta da una tournee storica-religiosa-archeologica-culturale arricchita di dettagli di ogni genere raccontati dalla comitiva guidata dalla stessa gentile Signora Giusy Del Vento.
Di questa giornata devo anche menzionare i squisiti cibi degustati nel “Ristorante PerBacco” il cui pranzo, offerto con piacere dalla Cara Famiglia Rosucci-Del Vento hanno messo in evidenza gran parte della cultura culinaria di Canusium innaffiata dai finissimi vini della zona scelti dal sommellier Antonello Rosucci, nonché anche i “vini della casa” e qualcos´altro ancora in piú.
Durante la serata, sotto le brillanti e argentine stelle di Canosa, al chiaro della Luna piena il miracoloso libro di Poesie Internazionale  fu presentato in un ambiente bohemio e festivo e  allegro, ma soprattutto colmato di persone, donne e uomini, giovanni e vecchi, nel loro interesse di escoltare i due autori, si notavano cultori delle Belle Arti, e dunque anche per questo fu un esito far conoscere il libro.
Cosi risulta che io a “Filippo” non lo comprai, ma l´ho ricevuto come un gentile omaggio ed essendo di lettura obbligata da me stesso, con molto rispetto devo dire che mi ha sorpreso il suo contenuto non osservato dal punto di vista del comune e curioso lettore ma, la mía osservazione al momento di far commenti, va piú in lá della semplice lettura di una avventura di ragazzi , poiché il concetto generale si basa sulla forza di volontá che dimostra la autorice nel voler difendere per preservare l´immenso patrimonio religioso-artistico-arqueologico-culturale della antichissima Canosa, uno dei  centri piú importante della Puglia..
Canosa, una cittadella pugliese premiata dalla storia per essere terra di  grandi eventi storici e  abitada, dominata  e amministrata da splendide e importanti civilizzazioni e da  uomini tra cui  imperatori, re, principi, papa ed altri che, insieme a regine, principesse e donne di un dominio unico e di bellezza straordinaria, con il trascorrere il tempo  hanno riuscito a conferire col loro saper fare  la universalitá che oggi giorno ne gode la piccola cittá..
I personaggi, frutto dell´immeginazione della scrittrice, possono essere rappresentati dagli uomini e donne e giovani canosini e in piú direi che la principesca é raffigurata nella dolce persona di Ornella e uno dei cavalieri dal simpatico Mattia figli dell´autrice. Poinché lei vuole e desidera creare i guardiani del “suo” patrimonio arqueologico.
Difendere tutto il tesoro di Canosa di Puglia, non bastano alcune leggi, ma, fa bisogno dello spirito canosino, di tutto il popolo  dato che questo stesso spirito canosino rappresenta in alto grado l´identitá di un popolo che ha vissuto molti milleni nella storia, facendo storia  ed é resistente al tempo e dunque per questo la scrittrice, nel suo animo ha quel  pensiero e preoccupazione nel voler, sia come sia, difendere le ricchezze.
Filoppo, venuto da lontano, percepisce l´importanza del pericolo di quello che sucede e insieme ad altri ragazzi ideano e portano a termine, dato per finito quello che hanno chiamato: “ Operazione Magna Grecia” con grande soddisfazione personale.
Ma tutto non finisce qui, voglio ancora segnalare che per queste attivitá nel riscatto di tante e tante ricchezze arqueologiche si hanno di bisogno di molte Giusy Del Vento, e la speranza consiste in che, al leggere il libro “Fiulippo Canosa e la Principessa”, gli abitanti non solo di Canosa ma circondanti anche, prima di tutto conoscono bene la loro stessa storia e poi che si erigono come i principale difensori alla pari di Giusy, di Filippo, di Sara, di Ornella, di Mattia, di Cosimino, di zia Rosa, di zio Nicola, di Dora, di Di Nunno, di Rizza ed altri.
Chiudo questa rassegna dicendo che, dopo conoceré la famiglia Rosucci-Del Vento, dopo di scrivere e di presentare il nostro libro “Al Canto Della Musa, svegliasi il Poeta”, dopo di essere stato e convivere un inquietante e iperattivo giorno a Canosa e dopo di leggere a “Filippo Canosa e la Principessa” non mi resta solo da dire che io mi sento di essere un´altro Filippo, preparato a difendere e che……..non si sá quando, desidero ritornare a Canosa di Puglia.
Sto tornando Canosa,! Ancora un poco….Aspettamni arrivo!!!

Giovanni Petrella Battista
Dottor Honoris Causa
“Scienza dell´Alimentazione

martes, 2 de agosto de 2011

IL CANTO DELLE CICALE di Giusy Del Vento : Premio MENZIONE DELLA PUGLIA LUGLIO 2011

IL CANTO DELLE CICALE

Ci ci ci ci ….ci ci ci ci
Ferma le mani , cessa i pensieri
Ed ascolta
io canto l ‘ Estate
Aggrappata sui rami ,io canto
Gli ulivi dal tronco ritorto
Il raccolto risorto
I fioroni rigonfi, spaccati di miele,
Il profumo del grano falciato
Il sole dorato
Incomincio al mattino
Bevendo il calore
Io canto l’ardore . . . le belle giornate
Canto l’Estate
Mi accarezza la vampa
del vento africano
L’Inverno è lontano, battuto
Sconfitto
II papavero è dritto !
               Ferma le mani , cessa i pensieri
 Porgi l’orecchio
               Il mio canto di oggi
È quello di ieri
Canto l’eterno, la gioia
La vita
La stagione infinita
Il mio canto stordisce , ipnotizza
Ti avvampa
Sono il sole che canta





Ascoltami a lungo , imparare potrai
il mio sferragliare
Meraviglia !
Ti tornerà in mente
Dietro i vetri
In un giorno di pioggia
Nel freddo di brina e
chiuderai gli occhi
cantando anche tu . . .
Sentirai un po’ il calore
Di giornate assolate
               Aspettando l’Estate








             

















                                
                                          Giusy Del Vento    

domingo, 31 de julio de 2011

OBRA POETICA DE LA POETISA GIUSY DEL VENTO (Canosa , Italia)

CICCILLO IL CIABATTINO

Dalla mattina sopra il banchetto, tic e toc tic e toc Ciccillo
Aggiusta scarpe, borse e pianelle.
Due sopratacchi compare Ciccì, due mezze suole di quelle buone
Tic e toc, tic e tac passa la mattina ed è già ora di pranzo
Fai presto Ninè, che devo tornare alla bottega
C’è un sacco di lavoro da fare
Arriva san Sabino, e vogliono sembrare tutti belli.
Ho un paio di scarpe col tacco,
nere e marroni da donna, che se facciamo soldi
te le compro tale e quali Ninè, quanto sono belle…
ci sono di nuovo le scarpone di compare Ninuccio
che si sono sfondate ancora, non si decide mai a buttarle
m’hanno portato due scarpette bianche di bambino
sono da tingere di nuovo, si vede che ha giocato ma sono nuove nuove
e ce n’ho un sacco ancora, che oggi e domani devo consegnare.
Ciccillo col martello in mano batte e canta, canta e batte
Tic e toc “fèmmena tu si na malafèmmena…”
Incolla e tinge, tira e cuce “te si fatta na vèsta scullata…”
È sempre allegro, il mestiere gli piace, il lavoro non manca
Da quando aveva otto anni fa il ciabattino
Sta sempre con la porta aperta anche d’inverno
Per guardare il passeggio
Buongiorno compare Ciccì, cono pronte? Pronte guarda, sono tornate nuove
Borse, valigie, scarpe e bisacce tutto poteva riparare
E duravano per lungo tempo ancora
Quando le cose si riparavano…
Ha cresciuto tre figli compare Ciccillo, con questo mestiere li ha fatti studiare
Sono passato ieri dalla bottega, c’era la porta sbarrata.
Ora le cose non si riparano più, si buttano
Se si rompe si compra il nuovo, compare Ciccillo ha chiuso che peccato
Nessuno gli porta più nulla, ogni tanto va ad aprire
Per far prendere un po’ d’aria e salutare qualche compare
Però quando passo di la, a me sembra di sentire ancora :
tic e toc “ fèmmena tu si na mala fèmmena…
tic e toc, tic e tac te si fatta na vèsta scullata…”


                                                                                                                  










CHICHILO EL ZAPATERO

Desde la mañana sobre el banquito, tic y toc tic y toc Chichilo
Arregla zapatos, bolsas y zapatillas.
Dos sobre tacos compadre Chichì, dos medias suelas de aquella buenas
Tic y toc, tic y tac pasa la mañana y es y hora del almuerzo
Haz rápido Ninè, que debo volver a la tienda
Hay mucho trabajo por hacer
Llega San Sabino, y quieren parecer todos bellos.
Tengo un par de zapatos con taco,
negros y marrones de mujer, que si hacemos dinero
te los compro tales y cuales, son tan lindos…
están de nuevo los botines del compadre Ninucho
que se han desfondado otra vez, no se decide nunca a tirarlos
me han traído dos zapatitos blancos de niño
están para teñir de nuevo, se ve que ha jugado pero son nuevos nuevos
y tengo todavía un montón, que hoy y mañana debo entregar.
Chichilo con el martillo en mano golpea y canta, canta y golpea
Tic y toc “fèmmena tu si na malafèmmena…”
Pega y tiñe, tira y cose “te si fatta na vèsta scullata…”
Está siempre alegre, el oficio le gusta, el trabajo no falta
Desde cuando tenía ocho años es zapatero
Esta siempre con la puerta abierta aun en invierno
Para mirar el pasar
Buen día compadre Chichì, están listas? listas mira, han vuelto nuevas
bolsos, valijas, zapatos y alforjas todo podía reparar
y duraban por largo tiempo aun
Cuando las cosas se reparaban…
Ha crecido tres hijos compadre Chichilo, con este oficio los ha hecho estudiar
He pasado ayer por la tienda, estaba la puerta cerrada.
Ahora las cosas no se reparan mas, se tiran
Si se rompe se compra nuevo, compadre Chichilo ha cerrado que pecado
Ninguno le lleva ya nada, cada tanto va a abrir
Para airear y saludar algún compadre
Pero cuando paso por allá, me parece oír todavía:
tic y toc “ fèmmena tu si na mala fèmmena…
tic y toc, tic y tac “te si fatta na vèsta scullata…”

AL CANTO DE LA MUSA, SE DESPIERTA EL POETA (AL CANTO DELLAMUSA, SVEGLIASI IL POETA)

Algunos datos Personales de la Poetisa
Giusy Del Vento
Co-autora de esta antología

       Giusy Del Vento , è nata a Canosa di Puglia, il 28-06-1967.



Diplomata Agrotecnico, scrive poesie fin dalla scuola primaria come mezzo di espressione . Appassionata di letteratura storia e archeologia , scrive versi e poesie in italiano e in vernacolo .
Ha composto piccole opere teatrali per ragazzi , ed un romanzo di narrativa per ragazzi  .
Alcune poesie , sono state pubblicate nella silloge Olimpo Lirico , a cura di Tina Piccolo (Carello Editore).
Nel 2008 ,  ha partecipato al premio nazionale di poesia Memorial Vincenzo Carbone, nella sezione dialettale, classificandosi al primo posto , con la poesia “ Cammenète”.
Una sua raccolta di poesie è stata pubblicata nel 2000 con il titolo : Come Gocce d’Acqua . Nel 2010  ha concorso nuovamente al premio nazionale : Vincenzo Carbone, arrivando prima nella sez. dialettale , con la poesia “ Penzire Lundène” e prima nella sez. comico satirica , con la poesia “ La Zambène”.
Alcune sue liriche in vernacolo e non , sono state pubblicate su un periodico della sua città (Canosa), Il Campanile. Sue poesie sono inserite in:“Rassegna poetica dedicata alla mamma Liriche scelte per le scuole – Presentazione di Rosario Carello Editore.  Stampato aprile 2005 .
Nel 2010 ha partecipato al 1° PREMIO NAZIONALE DI POESIA Ettore Patruno , classificandosi al terzo posto , nella sez. in vernacolo con la poesia “ Nononne”.
Nel 2011 ottiene nuovamente il 1° premio con la poesia Compagno , ed il 2° premio con la poesia Ciccille ù scarpère nel concorso nazionale Vincenzo Carbone .
Ha edito un libro di narrativa , Filippo Canosa e la Principessa ,con la casa editrice Aletti di Roma. Lettrice appassionata , interessata all’archeologia ed al patrimonio artistico e culturale italiano, si è cimentata anche nella scultura e nella pittura .
Comunque al di sopra di tutto , ama scrivere .
Nella poesia e nella prosa , ritiene che ci sia , il miglior strumento di espressione e comunicazione per lei possibile .

       

                                                                                                                  Giusy Del Vento

Nata a Canosa il 28-06-1967
Residente a Canosa
Via Cagliari n°31/4
70053 (BAT) Tel 0883880183
Cell 3280257179
e-mail antoredwine@yahoo.it

jueves, 14 de julio de 2011

LLUVIA DE LAGRIMAS

Lluvia de lágrimas
Pioggia di Lacrime

Editada en el libro de antología poética
AL CANTO DE LA MUSA, DESPIERTA EL POETA
Al canto Della Musa, sveglisi il poeta
Agosto 2011

Autores
Giusy Del Vento
Italia
Giovanni Petrella Battista
Venezuela



Me dijiste: “Son mis lágrimas”
Y por eso decidí quedarme a tu lado
Hasta que deje de llorar.
(Mi dicesti: “sono lacrime mie”
E io decisi rimanere con te
Fino a  che Tu lascia  di piangere).

Es bello decir con lágrimas
Lo gritos de Tu lindo cuerpo
Que Te salen del corazón.
(É bello dire con le lacrime
Y gridi che lancia il Tuo bel corpo
Venuti fuori dal Tuo cuore).

Cuando veo en tus agraciados ojos
Una mirada húmeda
La tristeza invade mi alma.
(Quando osservo nei tuoi bei occhi
Una guardata umida
La tristezza invade la mia anima).

Nunca olvido tus cristalinas lágrimas
Ya que ellas son gotas de Amor
Que caen de Tus ojos sobre Tu rostro.
(Mai dimentico le tue lacrime di cristallo
Poiché sono gocce d´Amore
Che cadono dai Tuoi occhi sul tuo bel viso).

Si vale la pena llorar
Por un Amor
Que sea mi Amor por Ti.
(Se vale la pena piangere
Per un Amore
Sia per il mio Amore per te).






No eres menos que una bella rosa
Con su rocío mañanero como lagrimas
Porque ella también así me emociona.
(Non sei meno di una bella rosa
Con la sua fresca rugiada come lacrime
Perche cosi anche lei mi emoziona).

Eres igual al cielo azul,
Cuando llueven tus lágrimas
Ablandan mi corazón.
(Sei uguale al cielo azzurro,
Quando piovono le Tue lacrime
Indeboliscono il mio cuore).

Lloro por la nostalgia de saber
Que alguien cerca de mí
Me sigue amando con deseo..
(Piango per la nostalgia di sapere
Che qualcuno vicino a me
Continua ad amarmi con desiderio).

Con la prístinas aguas
Caídas en gotas de tus lindos ojos
Pagaste la nostalgia de un Amor Tuyo.
(Con le fresche acque
Cadute a gocce dai tuoi bei occhi
Hai pulito la nostalgia di un Tuo Amore).

Si lloras a orilla del mar y Tus lágrimas
Caen al fondo de las aguas
Allí obtendrá  perlas y adornará Tu cuello.
(Se piangi davanti al mare e le Tue lacrime
Cadono al fondo delle acque
Lí troverai le perle per la Tua Collana).

Cariño  no te esconda de mí
Cuando lloras y deja caer lagrimas
Porque así maltrata el Amor que Te tengo.
(Amata mia non ti nascondere
Quando piangi e lascia cadere le lacrime
Cosí maltratti l´Amore che sento per Te).


Dime que ahora ves mejor
Y con más claridad que antes
Al  lograr rociar de lágrimas Tu vida.
(Dimmi che adesso vedi meglio
E con piú chiarezza che prima
Al riuscire a bagnare con lacrime la Tua vita).

Las lagrimas que brotan
De tus bellos ojos
Son el silencio de Tu Amor.
(Le lacrime che che si formano
Nei tuoi bei occhi
Sono il silenzio del Tuo Amore).

Una amplia y dulce sonrisa
Puede evitar en Ti
La aparición de Tus eternas lagrimas.
(Un dolce e grande sorriso
Puo evitare in Te
L´apparizione delle Tue eterne lacrime).

Abrázate a ti misma
Y no derrame mas lagrimas
Por tanto recordar a un Amor.
(Abbracciati a Te stessa
E non buttar piú lacrime
Per tanto ricordare a un Amore).

Con Tus lágrimas aumenta
La angustia de Tus sentimientos
Logrando así alimentar mi tristeza.
(Con le Tue lacrime aumenta
Le preoccupazioni dei Tuoi sentimenti
Alimentando cosí la mia tristezza).

Que Tus lágrimas caigan todas
En mis rusticas manos
Y junto caminemos hacia nuestro destino.
(Che le Tue lacrime cadano tutte
Nelle mie ruvide mani
E insieme camminiamo verso il nostro destino).


¿Amor  sabía Tu que Tus lágrimas
Han realizado en mi alma
El gran milagro del Amor?
(Amore sapevi Tu che le Tue lacrime
Hanno fatto nella mia anima
Il grande miracolo dell´Amore?).

Con solo brotar lagrimas
De Tus bellos ojos
La nostalgia no se alejará jamás.
(Con solo germogliare lacrime
Dai Tuoi bei occhi
Mai si allontanerá la nostalgia).

El sufrimiento de Tu nostalgia
Solo lo calman Tus generosas lágrimas
Mas no desaparece  ni lo aleja de Tu alma.
(Il soffrimento della Tua nostalgia
Solo lo calmano le tue generose lacrime
Ma non sparisce ne lo allontana dall´anima Tua).

Al brotar lagrimas de Tus lindos ojos
Me indican el camino hacia Ti
Para ver el color de Tu bella mirada húmeda.
(Il germogliare dagli occhi le Tue lacrime
Mi stanno a indicare il cammino verso di te
Per vedere il colore della Tua umida guardata).

El  recorrido que con Tus lagrimas
Creaste en el camino de Tu vida
La lluvia las fundirá para no dejar recuerdos.
(Con la strada da Te fatta con le Tue lacrime
Hai creato il cammin della Tu avita
E la pioggia le fonderá per non lasciar ricordi).

Que Tú permita a tus lindos ojos
Brotar lágrimas en mi presencia
Es recordar la niña que dejó de mirar atrás.
(Che Tu permetti ai Tuoi bei occhi
Germogliare lacrime in presenza mia
É rammentar la bimba que non guarda piú indietro).


Con la celeste agua de Tus ojos
Puedes alcanzar depurar tus penas
Para así aliviar mis angustias por Ti.
(Con la celeste Acqua dei Tuoi occhi
Puoi riuscire a sanare le tue pene
Per cosi alleggerire le mie angosce per Te).

Cuando las lagrimas se secan
 En un largo y apasionado  sueño
 Una esperanza nace con alegría.
(Quando le lacrime si seccano
In un Lungo e appassionato sogno
Nasce con allegria una speranza).

Después de brotar Tu tantas lagrimas
Al llorar por la lejana nostalgia, entiendo que,
Es Tu Amor que cae en gotas de Tus celestiales ojos.
(Di tanto germogliarele Tue lacrime
Al piangere per una lontana nostalgia, capisco che,
É il Tuo Amore che cade a gocce dai Tuoi celestiali occhi).

Las lágrimas de todas las Musas
Son silenciosas y furtivas…
Porque añoran y  lloran al Amor.
(Le lacrime di tutte le Musa
Sono silenziose e furtive…
Poiché ricordano e piangono all´Amore).


 

TRAVIATA, L´OPERA

TRAVIATA, l´Opera
LUGLIO 2011
A cura di Giovanni Petrella B.


Dalla Fenice di Venezia (1853)  al Teatro delle Belle Arti di Maracaibo (Luglio 2011)  dello Stato Zulia dell´Occidente del Venezuela.

Arriva nuovamente a questa eccitante e calorosa cittá, l´Opera LA TRAVIATA del grande Maestro de la Musica Lirica Italiana Don Giuseppe Verdi scritta da Francesco Maria Piave.

Come Presidente dell´ASSOCIAZIONE PUGLIESE DELLO STATO ZULIA , é un grande e inmenso piacere annunciare la messa in scena dell´opera per soddisfare il sempre esigente pubblico ascoltatore di questa parte del Venezuela la cui organizzazione generale si sottomette alla battuta del gruppo che compongono la Fundación VOCES LIRICAS DEL ZULIA ed altre organizazioni pubbliche e private e alla consulenza di Giovanni Petrella B.

La Gala dell´´ opera sará eseguita nel Teatro principale delle Belle Arti di Maracaibo le serate dei  giorni del  venerdi 26 e sabato 27 di luglio ed é completamente di factura zuliana e cioé tutto: cantanti lirici, le voci corali, l´Orquestra Sinfonica di Maracaibo, sceneggiature, costumi, illuminazione ed altre importanti attivitá saranno realizzate da persone delle differenti organizazioni artistiche culturali del Zulia.

La presenza multietnica in Venezuela, come Paese di grandi sogni e magica terra, nella quale viviamo un incontabile numero di italiani delle diverse regioni del sud, centro e nord d´Italia, ha riuscito a mettere insieme varie manifestazioni musicali mondiali e la lirica non poteva mancare in questo infinito festival e dunque promette essere questa attivitá, l´inizio della <<Stagione Lirica  2011>> nell´Occidente del Venezuela poiché dalla Fondazione si preparano le nuove generazioni di cantanti lirici che sicuri ne siamo nel futuro si presenteranno nei grandi scenari del mondo intero.

In riferimento alle interpretación dei personaggi, corresponde alla suave e delicada voce della soprano Anna Maria Linares nelle vesti di Violetta Valery mentre Alfredo Germont sará interpretato dal tenore italo-venezuelano Pierino Priolo dalla voce acuta nella giusta intensitá intanto che Gastone corrisponde al tenore Reinaldo Jimenez accompagnato dalla voce  grave del baritono Eduardo Saavedra come Giorgio Germont il Padre di Alfredo, continuano Amarilis Gomez come Flora Berboix e Mervin Ollarve nel Dottore Grenvil, Alexander Guerrero nel Barone Douphol, Henry Sánchez nel Marquese D´Obigny, Annina a carico della Emmy Diaz e Ernesto Daboin nel ruolo di Giuseppe e il servo di Flora da Agustin Pool.

La TRAVIATA, conosciuta anche e basata dall´opera letteraria LA DAMA DELLE CAMELIE, di Alessandro  Dumas (Figlio), sará accompagnata dal Gruppo di Danzas de Maracaibo e le voci corali della Direzione di Cultura della Gobernazione del Zulia e la Corale <<Vincenzo Bellini>> della Casa d´Italia, mentre la battuta stará a carico del Maestro Direttore  Victor Mata dell´Orchestra Sinfonica e la sceneggiatura si incarica la Facoltá e Istituto di Arte (FEDA) dell´Universitá del Zulia <<LUZ>>.

La messa in scena della TRAVIATA si debe soprattutto alla collaborzaione del Governatore Dottor Pablo Perez e la Dottoressa Rosa Nava della Secreteria di Cultura.

La direzione della difusiones e stampa a carico eella giornalista locale Ivette Ricoveri e la mia persona Giovanni Petrella B..

Il pubblico é in attesa di vedere ed escoltare la TRAVIATA, molti commenti si fanno sull opera, e dunque Maracaibo si veste di gala e invita a tutti coloro che piace della musica lirica ad assistere al teatro in appoggio anche a questo straordinario sforzo artistico culturale.