miércoles, 16 de noviembre de 2011

A PROPOSITO DI FILIPPPO E CANOSA E LA PRINCIPESSA

A proposito di
Filippo Canosa e la  Principessa

Mai ho  pensato che potrebbe avvenire un miracolo attraverso la comuncazione interplanetaria, il cui risultato é stato sognare e poi ideare, scrivere, pubblicare e presentare públicamente un libros di poesie tra Italia e Venezuela.
Tutto incominció al ricevere io una e-mail dalla lontana Canosa di Puglia, cittadina e regione estesa al mare Adriatico da dove nasce il Sol e che é la mia  terra natale in Ceglie Del Campo di Bari.
L´avventuriera é stata la Poetessa Giusy Del Vento offrendo di comprargli il suo ultimo lavoro letterario titolato: “Filippo Canosa e la Principessa”, pur non avendo comprato il libro, quello fu il seme gettato nel suolo fértiles della fantastica letteratura di due persone  oltreoceano per portare alla luce dopo alcuni mesi un libro di poesie da noi due scritto e titolato : AL CANTO DE LA MUSA, DESPIERTA EL POETA” (Al canto della Musa, svegliasi il poeta). Il sogno finalmente fatto reale.
Accettai dunque, insieme alla mia famiglia,  un gentile e affettuoso invito per dar a conoscere l´antologia nella stessa antichissima Canosa di Puglia,  durante la splendida giornata di Sole di un indimenticabile lunedi 03 d´ottobre del 2011, preceduta da una tournee storica-religiosa-archeologica-culturale arricchita di dettagli di ogni genere raccontati dalla comitiva guidata dalla stessa gentile Signora Giusy Del Vento.
Di questa giornata devo anche menzionare i squisiti cibi degustati nel “Ristorante PerBacco” il cui pranzo, offerto con piacere dalla Cara Famiglia Rosucci-Del Vento hanno messo in evidenza gran parte della cultura culinaria di Canusium innaffiata dai finissimi vini della zona scelti dal sommellier Antonello Rosucci, nonché anche i “vini della casa” e qualcos´altro ancora in piú.
Durante la serata, sotto le brillanti e argentine stelle di Canosa, al chiaro della Luna piena il miracoloso libro di Poesie Internazionale  fu presentato in un ambiente bohemio e festivo e  allegro, ma soprattutto colmato di persone, donne e uomini, giovanni e vecchi, nel loro interesse di escoltare i due autori, si notavano cultori delle Belle Arti, e dunque anche per questo fu un esito far conoscere il libro.
Cosi risulta che io a “Filippo” non lo comprai, ma l´ho ricevuto come un gentile omaggio ed essendo di lettura obbligata da me stesso, con molto rispetto devo dire che mi ha sorpreso il suo contenuto non osservato dal punto di vista del comune e curioso lettore ma, la mía osservazione al momento di far commenti, va piú in lá della semplice lettura di una avventura di ragazzi , poiché il concetto generale si basa sulla forza di volontá che dimostra la autorice nel voler difendere per preservare l´immenso patrimonio religioso-artistico-arqueologico-culturale della antichissima Canosa, uno dei  centri piú importante della Puglia..
Canosa, una cittadella pugliese premiata dalla storia per essere terra di  grandi eventi storici e  abitada, dominata  e amministrata da splendide e importanti civilizzazioni e da  uomini tra cui  imperatori, re, principi, papa ed altri che, insieme a regine, principesse e donne di un dominio unico e di bellezza straordinaria, con il trascorrere il tempo  hanno riuscito a conferire col loro saper fare  la universalitá che oggi giorno ne gode la piccola cittá..
I personaggi, frutto dell´immeginazione della scrittrice, possono essere rappresentati dagli uomini e donne e giovani canosini e in piú direi che la principesca é raffigurata nella dolce persona di Ornella e uno dei cavalieri dal simpatico Mattia figli dell´autrice. Poinché lei vuole e desidera creare i guardiani del “suo” patrimonio arqueologico.
Difendere tutto il tesoro di Canosa di Puglia, non bastano alcune leggi, ma, fa bisogno dello spirito canosino, di tutto il popolo  dato che questo stesso spirito canosino rappresenta in alto grado l´identitá di un popolo che ha vissuto molti milleni nella storia, facendo storia  ed é resistente al tempo e dunque per questo la scrittrice, nel suo animo ha quel  pensiero e preoccupazione nel voler, sia come sia, difendere le ricchezze.
Filoppo, venuto da lontano, percepisce l´importanza del pericolo di quello che sucede e insieme ad altri ragazzi ideano e portano a termine, dato per finito quello che hanno chiamato: “ Operazione Magna Grecia” con grande soddisfazione personale.
Ma tutto non finisce qui, voglio ancora segnalare che per queste attivitá nel riscatto di tante e tante ricchezze arqueologiche si hanno di bisogno di molte Giusy Del Vento, e la speranza consiste in che, al leggere il libro “Fiulippo Canosa e la Principessa”, gli abitanti non solo di Canosa ma circondanti anche, prima di tutto conoscono bene la loro stessa storia e poi che si erigono come i principale difensori alla pari di Giusy, di Filippo, di Sara, di Ornella, di Mattia, di Cosimino, di zia Rosa, di zio Nicola, di Dora, di Di Nunno, di Rizza ed altri.
Chiudo questa rassegna dicendo che, dopo conoceré la famiglia Rosucci-Del Vento, dopo di scrivere e di presentare il nostro libro “Al Canto Della Musa, svegliasi il Poeta”, dopo di essere stato e convivere un inquietante e iperattivo giorno a Canosa e dopo di leggere a “Filippo Canosa e la Principessa” non mi resta solo da dire che io mi sento di essere un´altro Filippo, preparato a difendere e che……..non si sá quando, desidero ritornare a Canosa di Puglia.
Sto tornando Canosa,! Ancora un poco….Aspettamni arrivo!!!

Giovanni Petrella Battista
Dottor Honoris Causa
“Scienza dell´Alimentazione